Paolo Parisi: camicia a quadri, occhi celesti e due uova in tasca
- Redazione
- 20 giu
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Un uovo unico, per gusto, qualità e valore nutrizionale, nato da un’idea semplice ma ambiziosa: rendere perfetto anche il piatto più umile, come un uovo al tegamino.
Come per molte storie, tutto comincia da un’amicizia: quella tra Paolo Parisi e Oliviero Toscani, che lo fotografa al Superstudio di Milano. Paolo a petto nudo, accanto a un uovo: nel gioco visivo, nasce un manifesto, Cerco il pelo nell’uovo, frase che diventa simbolo della filosofia Parisi. Essere pignoli, desiderare l’impossibile, puntare all’eccellenza.
L’eccellenza che si persegue a Le Macchie (Usigliano di Lari, Pisa), progetto agricolo-familiare nato più di quarant’anni fa da un desiderio di riconnessione profonda con la natura, una visione olistica in cui uomo, allevamento e ambiente vivono in simbiosi, generando valore ecologico, sociale e alimentare.
Qui gli animali sono allevati in libertà, al pascolo, seguendo i propri ritmi naturali e le relazioni ambientali, secondo un modello autenticamente brado: dalla scelta delle razze, adatte alla vita libera, all’alimentazione con fonti di proteine alternative, come insetti e microfauna.
Un esempio di economia circolare con una visione anticonformista, dove vengono valorizzati i sottoprodotti e si valorizza l’ambiente invece che il profitto, rifiutando i compromessi dell'agricoltura intensiva.
Credits Studio Cucù
Filosofia che Parisi riassume dicendo: «non facciamo niente di speciale, facciamo solo quello che dovrebbe essere fatto». È in questo modo che ci accoglie nel suo mondo, con un concetto lineare, potente e trasversale, che Parisi applica in particolare al mondo delle uova, e al rapporto che ha con la natura: autentico, schietto, senza sovrastrutture.
Un rapporto solo apparentemente semplice che in realtà arriva da anni di studio e rapporto stretto con la natura e gli animali, e ovviamente, l'uovo nel suo complesso. «Come può una forma così perfetta non esserlo anche al suo interno?» da questa domanda sono partiti Paolo e Filippo Parisi, con Chiara Piazza. Una famiglia che si dedica all’allevamento con passione e cura, criticando il metodo intensivo e delimitando confini precisi su ciò che si può e si deve ottenere dagli animali, senza pretendere, pensando al loro benessere.
«Le uova sembrano tutte uguali ma come per ogni cosa non è così» spiega Parisi. Il segreto? «Ho cercato di fare la differenza dentro al guscio usando proprio il latte come alimento per le galline» e infatti il latte appena munto diventa parte integrante della dieta delle galline (Livornesi Bianche, le più adatte alla vita ruspante), che libere di girovagare tra i prati de Le Macchie, vivono in una zona di comfort, uno spazio in cui sono nelle condizioni di produrre uova dal gusto amabile, più saporito e asciutto.
Un uovo unico, per gusto, qualità e valore nutrizionale, nato da un’idea semplice ma ambiziosa: rendere perfetto anche il piatto più umile, come un uovo al tegamino.
Un lavoro meticoloso, portati avanti anche dal figlio, Filippo, non poi così diverso dal padre, un sognatore con i piedi saldi a terra: «l'uovo è lo specchio della gallina, una spugna che assorbe qualsiasi cambiamento» spiega. Ed è così che, contro qualsiasi trend di mercato, si porta avanti un viaggio importante anche con gli altri animali, con la gallina che rimane, tuttavia, protagonista.
Credits Studio Cucù
Certo, non è sempre tutto semplice: Chiara Piazza, moglie di Filippo, parla di rinunce, «è un lavoro che ora vogliono fare in molti» spiega, «ma c'è tanto sacrificio dietro». Eppure dal suo sguardo trapela una forte convinzione di ciò che sta facendo, una visione limpida anche sull'alimentazione: «sradichiamo la convinzione collettiva del fatto che le uova facciano male, se mangiate ogni giorno». Continua, «quello che fa male è come viene prodotto un alimento e non l’alimento stesso; le nostre uova offrono un rapporto equilibrato tra Omega 3 e Omega 6 e possono essere mangiate anche quotidianamente».
Ognuno con la propria visione, Paolo, Filippo e Chiara lavorano spalla a spalla per dare vita a qualcosa di unico nel suo genere, che oggi prende una direzione nuova, sempre nel solco della loro filosofia.
Una nuova immagine, curata da Studio Cucù, che raccoglie l’eredità del cammino fatto finora e la rilancia: Parisi oggi fa il passo successivo, e invece dell’uovo viene ritratto con una gallina in testa, surreale e ironico, inversione giocosa del mito creato da Toscani, firmata Fabrizio Spucches, che porta con sé un nuovo claim: È nato prima l’uovo o Paolo Parisi?
La storia della famiglia Parisi e de Le Macchie è un esempio del fatto che, spesso, i desideri che si hanno da piccoli non sempre si realizzano in età adulta, per una serie di innumerevoli ragioni. Parisi, tuttavia, ne è la rara eccezione: fin dall'età di diciannove anni aveva l'ossessione di unire esperienze apparentemente distanti, il piacere e il dovere, il lavoro con il sogno. E alla fine, tutti i pezzi sono andati al loro posto: come tutto inizia, non ha mai realmente una fine.