La zucca, regina dell'autunno: una guida alle varietà più comuni
- Sara Rovati
- 29 ago
- Tempo di lettura: 3 min
L’autunno è ormai alle porte: zucchine e melanzane non sono più le regine dell’orto. Adesso è il tempo della zucca.
Tra i banchi del mercato e al supermercato è impossibile non trovarne. Immediatamente riconoscibile, spicca per forme e colori, verde brillante o arancio, tonda o allungata, rugosa o liscia. Esistono innumerevoli varietà di zucche, ognuna diversa dalle altre: dalla Delica alla Butternut, dalla Vanity alla Moscata e ancora dall’Hokkaido alla Cappello del Prete, in base alle loro caratteristiche, possono adattarsi a particolari preparazioni. Ma procediamo con ordine.
La varietà Delica è una zucca tonda, leggermente schiacciata ai poli con poche costolature, di medie dimensioni e dalla buccia verde brillante. Questa è una zucca molto versatile grazie alla sua polpa asciutta e compatta e dal sapore dolce con delle note di caldarrosta. Buona in tutte le sue parti, compresa la buccia, è perfetta per preparare risotti, vellutate e creme, o anche cotta semplicemente al forno.
La Butternut, dalla forma “peroidale”, presenta un colore beige bruno e una polpa arancione sbiadito e concentra i semi in un’unica parte; è una zucca dal sapore più delicato, si percepisce una leggera dolcezza insieme a delle note di nocciola. Perfetta per vellutate e minestroni ma anche marmellate e dolci grazie alla sua consistenza burrosa. Ottima anche al forno arricchita di aromi o spezie.
La zucca Hokkaido invece si presenta esternamente di colore arancione-rosso molto accesso e dalla forma a cupola. La polpa, anch’essa arancio intenso, risulta dopo la cottura densa e cremosa e dal sapore estremamente dolce con note di nocciola. Una delle migliori varietà per preparare ottimi dolci.
La zucca Moscata, costoluta e color bruno è una varietà molto grande, che difficilmente si troverà intera, e viene venduta a pezzi come la “lunga di Napoli". Sono zucche ricche di acqua, perfette per arricchire un buon minestrone in quanto capaci di tenere le lunghe cotture.
La Vanity si caratterizza per la sua buccia grigio brillante che maturando si trasforma in un rosa delicato. La polpa è arancione vivo, asciuttissima e compatta; se appena colta sarà poco dolce con note intense di caldarrosta, se fatta maturare prende il sapore di miele di castagno. È una delle varietà che meglio si conserva ed è molto versatile in cucina per qualsiasi preparazione: dalla semplice cottura al forno, ai risotti sino ai dolci.
Esistono poi varietà tipiche di una singola regione, più ricercate, come ad esempio la Cappello del Prete, varietà antica tipica del mantovano, usata per la preparazione del tradizionale tortello che pare fosse già preparato nella corte dei Gonzaga. Furono proprio i Gonzaga a nobiliare questo ortaggio, che fino a quel momento era considerato molto povero.
Per i palati sopraffini che non si accontentano delle zucche del supermercato e del fruttivendolo ma vogliono un prodotto freschissimo, ricercato e selezionato, sia da mangiare al naturale oppure per ricette importanti, è possibile acquistare online. Ci sono infatti innumerevoli aziende che vendono il loro prodotto attraverso gli e-commerce.
Si tratta di zucche di primissima scelta, selezionate singolarmente subito dopo il raccolto. I prezzi sono elevati, si può arrivare anche a spendere 12€ al chilo per questi gioielli, a differenza dei prezzi da supermercato che raramente superano i 3€ al chilo. Certamente la loro qualità è molto elevata e dietro il lavoro di queste aziende c'è grande impegno, ricerca e innovazione soprattutto dal punto di vista della consistenza e del sapore.
Tendenza del momento sul mercato online sono le zucche “extra dry” che dopo cottura in forno o friggitrice ad aria (davvero rivoluzionaria per chi vuole assaporare la zucca al naturale) si sbriciolano tra le mani. Il loro sapore è molto spesso delicato, non eccessivamente dolce e dal forte retrogusto di caldarrosta, altra caratteristica molto apprezzata e ricercata dai veri intenditori.
Certo, il mondo delle zucche è ampio, ma anche affascinante: si tratta di un ortaggio solo all'apparenza povero ma che può diventare invece un valido alleato in cucina, sia da solo, che come ingrediente di ricette più elaborate.